AUGURI
Carissime concittadine e concittadini,
prendo spunto dal premio cittadino “La Versiera di Gaetana Agnesi”, che consegnerò oggi al dott. Gabriele Cambielli, un volto noto a moltissimi di noi che l’hanno conosciuto nel corso della sua lunga carriera medica e oggi lo possono ancora apprezzare per il suo impegno di volontario, per condividere con voi una piccola riflessione su come una comunità diventi un luogo bello da vivere col contributo di ognuno di noi.
Essere Sindaco significa rappresentare una comunità, ma soprattutto camminare insieme ad essa. Nessuna amministrazione può operare da sola: per costruire una città più giusta, accogliente e attenta ai bisogni di tutti è necessaria una partecipazione corale.
Con poche parole ma con gratitudine immensa desidero ringraziare la “macchina comunale” che con professionalità e impegno è al servizio della città ogni giorno, la dirigenza e il personale tutto delle nostre scuole che compie ogni giorno un’opera straordinaria di accoglienza, istruzione e costruzione del futuro dei nostri cittadini più giovani.
Grazie alle Forze dell’Ordine, alla Polizia Locale e ai volontari della Protezione Civile che ogni giorno garantiscono sicurezza e controllo, e a tutte le associazioni del territorio vera linfa vitale per Varedo.
Grazie al nostro nuovo Parroco, Don Marco e a tutti i suoi preziosi collaboratori per l’opera spesso silenziosa e attenta verso ognuno di noi.
E non posso non ringraziare la squadra dei miei Assessori, che con competenza, disponibilità e spirito di servizio affiancano quotidianamente il Sindaco e l’Amministrazione comunale, e con essi tutto il Consiglio comunale, tutte le consigliere e i consiglieri di maggioranza e minoranza, per il lavoro svolto con impegno, senso delle istituzioni e confronto democratico nell’interesse della nostra comunità.
Ma soprattutto vorrei ringraziare ognuno di voi, che con operosità, rispetto delle regole, attenzione verso gli altri contribuite alla costruzione di una comunità forte e sana.
In questi giorni di festa vorrei esortarvi a vivere il paese uscendo, passeggiando per le vie, guardando le vetrine, facendo acquisti, prendendo il caffè e incontrando gente.
Date vita al paese con la vostra presenza, partecipate agli eventi, andate a teatro, andate a trovare amici e conoscenti, preparate un dolce, non lasciate soli i nostri cari anziani.
La nostra città è fatta prima di tutto dalle persone che la vivono ogni giorno. Vivere la città significa sentirla propria, rispettarla, partecipare e prendersene cura, ciascuno nel proprio piccolo.
Accendiamo tutti insieme la luce nelle nostre strade, nelle nostre case, dove nessuno si senta solo!
Filippo Vergani
Sindaco di Varedo